Progetto crescita e comunità in Emilia Romgna BF Spa: Presentate le linee guida del piano strategico per la Regione

11 Dicembre 2020
L’Amministratore Delegato Federico Vecchioni durante un evento in streaming che ha visto la partecipazione, tra gli altri, del Presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ha illustrato le linee guida dei prossimi interventi. Il piano prevede importanti investimenti.
Obiettivi: sostenibilità, competitività e incremento occupazione di circa 100 unità dirette e oltre 200 per tutto l’indotto.
 

Si è tenuta oggi la video-conferenza dal titolo “Progetto crescita e comunità in Emilia Romagna” durante la quale sono state presentate le linee generali del piano strategico per l’Emilia-Romagna del Gruppo BF Spa – gruppo agro-industriale quotato in borsa. All’evento in streaming hanno partecipato la Presidente di BF Spa, Rossella Locatelli, l’Amministratore Delegato di BF Spa, Federico Vecchioni, il Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, l’Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro e formazione, Vincenzo Colla, l’Assessore all’agricoltura e agroalimentare, caccia e pesca, Alessio Mammi e il Presidente di Coldiretti Emilia-Romagna, Nicola Bertinelli.

“In questi anni ci siamo sempre voluti porre – nei confronti dei territori in cui siamo presenti – in una logica di soggetto economico in grado di essere sia protagonista che partner di comunità. È questa l’ottica che ci ha guidato in questi anni anche in Emilia-Romagna, regione cruciale e nevralgica per il nostro Gruppo, sede del nostro headquarter, di alcune delle nostre più importanti tenute agricole, ma anche delle nostre partecipate SIS – Società Italiana Sementi – e CAI – Consorzi Agrari Italiani e del Pastificio Ghigi”. Ha dichiarato Federico Vecchioni, Amministratore Delegato di BF Spa che ha così proseguito – “Le regioni in cui operiamo sono molto diverse tra loro: il denominatore comune è certamente la valorizzazione della terra, ma ognuna ha specificità agricole, industriali e sociali uniche e differenti. Per questo, intendiamo implementare un piano strategico ambizioso che rappresenti e rispetti queste specificità – in un’ottica responsabile, sostenibile e naturalmente competitiva. La competitività unita alla sostenibilità sono gli aspetti che ci permettono di fare la differenza ed è ciò che guiderà anche i futuri progetti in Emilia-Romagna, al fine di rendere disponibile sul territorio regionale e nazionale un’infrastruttura strategica in termini di know how e di integrazione territoriale funzionale al sistema produttivo non solo agroindustriale ma capace di interessare l’intero tessuto socioeconomico.”

Nel corso dell’evento sono stati illustrati i driver principali che guideranno il Gruppo BF Spa nei prossimi anni, attraverso importanti investimenti (stimati in oltre 100 milioni di Euro la cui copertura potrà provenire anche da contributi regionali, nazionali e comunitari) con un incremento dell’occupazione diretta di circa 100 unità, e di oltre 200 nell’indotto.
Elemento comune alle linee guida del piano strategico presentato oggi è la sostenibilità – fil rouge di tutte le attività di BF Spa – declinato nelle sue tre accezioni più importanti: sostenibilità ambientale, economica e sociale. È ormai acclarato che il Gruppo BF spa operando attraverso le migliori tecnologie e con approccio costante che unisce la tradizione con l’innovazione, è divenuto negli ultimi anni il soggetto di riferimento per il comparto agro- industriale nazionale e non solo.

Digitalizzazione rurale

Il primo progetto che vedrà il Gruppo impegnato è quello dedicato alla realizzazione di un’infrastruttura digitale che permetta la digitalizzazione delle aree rurali regionali. Attività questa che parte dalle realtà del Gruppo quali CAI, Consorzi Agrari d’Italia, IBF Servizi e tutte le aziende agricole del gruppo con sede nella regione. Ovviamente il sistema che verrà implementato dal Gruppo non riguarda la posa della rete di fibra ottica (che spetta agli operatori tlc), bensì riguarda la raccolta dei dati geo – spaziali, la dotazione nelle aree interessate della rete di sensori di prossimità, telecamere, creazioni delle mappe dei suoli, fondamentali per l’agricoltura di precisione.

Alla base di questo specifico progetto vi è l’esperienza diretta del Gruppo BF Spa accumulata in questi anni nei territori che lo vedono protagonista attraverso, ad esempio, l’azienda agricola Bonifiche Ferraresi, oppure IBF Servizi – Società partecipata da Bonifiche Ferraresi, ISMEA, e-GEOS e A2A Smart City – con la gestione per conto dei propri clienti degli oltre 90.000 ettari di SAU a livello nazionale.

La realizzazione di un’infrastruttura digitale applicata all’agricoltura è di primaria importanza anche per il monitoraggio ambientale del territorio. Questo aspetto diviene ancora più fondamentale se si pensa che tale progetto interesserà, visto la presenza del Gruppo in diverse realtà territoriali, tutto l’asse appenninico che va dall’Emilia Romagna, la Toscana, il Lazio, l’Abruzzo, l’Umbria e le Marche.

Tale infrastruttura permetterà in un secondo momento anche a soggetti non specializzati in agricoltura digitali quali ad esempio realtà attive in ambito turistico, trasporti e sanità di fornire i servizi potendosi appoggiare ad un territorio connesso e digitalizzato.

Le nuove filiere agro digitali 100% italiane

Il secondo asse di sviluppo del Piano strategico riguarda la creazione di un sistema capace di accompagnare i primari player agro-industriale nazionali nella creazione di nuove filiere 100% italiane, ad oggi non presenti sul mercato nazionale.
La rinascita della filiera dell’arachide italiana – realizzata grazie alla collaborazione tra Noberasco, Coldiretti e BF SPA attraverso SIS – ha dimostrato la forza e l’efficacia di partnership tra diversi operatori della filiera agro-industriale. Affinché possano crearsi sinergie vincenti come quelle del Progetto Arachide, è necessario costruire un impianto in grado di fare dialogare i diversi attori presenti nel settore: a partire dall’identificazione, attraverso la rete dei Consorzi, delle aziende agricole partner per la produzione di queste nuove linee, alla creazione di disciplinari da applicare alle coltivazioni, all’attività di stoccaggio fino alla consegna del prodotto alla Gdo. Il tutto naturalmente uniformato da un contratto di filiera con i principali player agro-industriali nazionali.

Realizzazione Piattaforma Smart BF spa

Il terzo pilastro illustrato nel corso dell’evento ruota attorno agli investimenti che doteranno tutte le aziende del Gruppo (compreso il sistema dei Consorzi Agrari d’Italia per quanto riguarda gli aspetti di stoccaggio) di un sistema di monitoraggio e tracciabilità unico.
Il Gruppo in Emilia Romagna vede la presenza di molte sue società, tutte operanti lunga la filiera che va dal genoma fino allo scaffale; realtà che necessitano di essere integrate dal punto di vista digitale, per far sì che ogni aspetto legato alla produzione di un prodotto – dalla coltivazione del seme, alla sua vendita, dallo stoccaggio, al pastificio, fino alla vendita in Gdo – sia tracciato e monitorato in maniera efficacie e uniforme.
Questi investimenti, riguardanti aspetti tecnologici, digitali e infrastrutturali dei diversi siti produttivi, sono oggi ancora più necessari se si pensa che il Gruppo è impegnato in contesti socioeconomici nazionali ed internazionale che richiedono alti livelli di conoscenza e di sostenibilità economica in particolare per un Gruppo fortemente verticalizzato e dislocato con le sue attività in diverse aree geografiche (oggi ancora più accentuata grazie alla presenza dei Consorzi Agrari d’Italia).

Ricerca e Formazione

L’ultimo pilastro illustrato nel corso della presentazione è quello dedicato alla Ricerca e Formazione.
Oggi l’agro-industria costituisce un settore innovativo, multidisciplinare e altamente tecnologico. L’agricoltura di precisione ha ulteriormente accelerato l’evoluzione del settore agro-industriale e ha introdotto processi innovativi che hanno profondamente modificato l’organizzazione del lavoro e trasformato le figure del settore: oggi, accanto alle conoscenze classiche agronomiche sono necessarie competenze informatiche, economiche, meccaniche, di analisi di dati geo spaziali, ecc.
Per questa ragione, il Gruppo BF Spa ha in questi anni costruito un legame con il mondo dell’accademia molto forte, investendo in percorsi di formazione per le sue risorse.
Per i prossimi anni, è previsto un passo ulteriore in questa direzione, partendo proprio dalle esperienze organizzate per le risorse interne del Gruppo. BF Spa sarà infatti tra i partner dell’iniziativa promossa da Cassa Depositi e Prestiti per la creazione del Polo agri-tech nazionale; l’iniziativa vede la partnership del Ministero dell’Università e della Ricerca e delle Università di Bologna e di Napoli. Tale iniziativa è in linea con le altre iniziative legate all’ambito della Ricerca e della Formazione che si svolgono, con primari soggetti accademici italiani ed internazionali, presso il campus di Jolanda di Savoia in merito alle scienze agrarie. A tale riguardo il campus del Gruppo continuerà a rappresentare la sede del Master in agricoltura di precisione organizzato dall’università della Tuscia in partnership con altri atenei e centri di ricerca nazionali.

“Mai come nel nostro tempo, l’uomo ha avuto a disposizione tante opportunità di monitoraggio come quelle che oggi possiamo attivare nei terreni e nelle nostre produzioni agricole: sensori a terra, reti wireless, droni, satelliti, robotica, tutti strumenti che ci permettono di ottenere dati a basso costo su caratteristiche del suolo, qualità del latte, differenze varietali, microclima, e tanti altri aspetti. L’ideazione di un progetto di digitalizzazione rurale da parte del Gruppo BF Spa avrà un impatto esteso sui territori, mettendo al centro la sensoristica per il monitoraggio dei parametri ambientali e territoriali, le tecnologie radar per l’osservazione del suolo, l’analisi della variabilità spazio – temporale a supporto dei sistemi agricoli, la raccolta dati e l’interoperabilità degli stessi data set. Il valore aggiunto dell’agricoltura dell’Emilia-Romagna passa da questi progetti di grande innovazione, che contribuiscono a disseminare conoscenza, a formare nuovi tecnici e applicare controlli alle produzioni che si rivelano vitali per il futuro dell’agricoltura del nostro territorio. Il Gruppo BF Spa con questa proposta testimonia concretamente un modello agricolo capace di tenere insieme capacità produttiva e sostenibilità. Il vero obiettivo che deve avere anche la prossima Pac, per garantire reddito alle imprese e produzioni agricole di qualità. La sostenibilità ambientale deve coniugarsi con quella economica e sociale e per questo occorre investire in tecnologia, innovazione e conoscenza. BF Spa conferma di essere un grande gruppo, con radici profonde, visione, capacità di stare sul mercato, in grado di creare lavoro su una filiera strategica ed essere un volano di sviluppo per tutto il territorio. I suoi progetti sono la dimostrazione che la sfida della sostenibilità si può vincere puntando sull’innovazione tecnologica e sull’implementazione delle competenze, facendo rete con il mondo accademico e della ricerca avanzata. Questa è anche la via maestra per sostenere la competitività, creare lavoro di qualità e affermare filiere green dalla terra all’agroindustria.” Hanno dichiarato l’Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro e formazione, Vincenzo Colla e l’Assessore all’agricoltura e agroalimentare, caccia e pesca, Alessio Mammi.

“La visione del Gruppo BF Spa testimonia come l’agricoltura di avanguardia, competitiva e sostenibile, rappresenti un volano non solo per lo sviluppo delle singole filiere agroalimentari ma per l’intero tessuto socioeconomico. Stiamo assistendo alla creazione di valore aggiunto: reddito per tutti i comparti coinvolti e nuovi posti di lavoro. La transizione verso un territorio connesso e digitalizzato, inoltre, è fondamentale per alimentare il circuito virtuoso formato dall’agroalimentare, dalla ristorazione e dal turismo. Un comparto che costituisce il 25% del PIL del nostro Paese e che pertanto meriterebbe una cabina di regia a livello nazionale. Il ‘Progetto crescita e comunità in Emilia-Romagna’ dimostra come il modello sostenibile che si basa sulla qualità dell’ambiente e sulla qualità della vita sia vincente. Grazie a questa formula, la nostra Regione non è più solo un luogo da visitare, ma un luogo nel quale investire. Dovremmo pensare a questo modello come a una opportunità per fare crescere il Paese. Se negli anni ’50 l’auto è stata il motore della crescita, e negli anni ’80 la moda, in futuro l’agricoltura, in tandem con ristorazione e turismo, potrebbe diventare la vera locomotiva di sviluppo del nostro Paese”. Ha dichiaro il Presidente di Coldiretti Emilia-Romagna, Nicola Bertinelli.

“Mentre continuiamo a combattere tutti insieme la pandemia, dobbiamo, però, già concentrare il nostro sguardo alla ripartenza. Solo così ci faremo trovare pronti quando questo incubo tragico sarà superato. Per questo, ritengo il progetto presentato oggi di fondamentale rilevanza per un settore strategico e centrale nell’economia della nostra Regione. Il nostro futuro passa da una sempre maggiore attenzione all’ambiente, unita alla necessità di innovarci e sfruttare le potenzialità delle nuove tecnologie. Sono i pilastri anche del Patto per il Lavoro e per il Clima che stiamo per ultimare e che traccerà gli assi di sviluppo dell’Emilia-Romagna per il prossimo decennio. Anche un comparto come l’agricoltura, che può apparire superficialmente come tradizionale, non può fare eccezione: dunque, lavoriamo insieme per una nuova stagione di crescita e condivisione, dove tecnologia e tradizione convivano e garantiscano più qualità, più crescita sociale, più salute.” Ha dichiarato il Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini.

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