“BF oggi rappresenta un polo nazionale ad alta tecnologia applicata e continueremo ad investire in innovazione applicata al comparto agricolo ed alimentare.”

31 Agosto 2022

“PERCHÉ TERRA ED INNOVAZIONE SONO UN BINOMIO IMPRESCINDIBILE PER IL FUTURO DI TUTTI IN ITALIA E NEL MONDO”

Queste le parole di Federico Vecchioni, contenute nell’articolo di Panorama, pubblicato oggi 31 agosto, all’interno del quale il giornalista Guido Fontanelli fa il punto su Bonifiche Ferraresi, oggi cuore pulsante di BF Spa, il più importante gruppo agroindustriale italiano, unico quotato in Borsa.

L’articolo contiene i seguenti passaggi principali:

– Dopo una serie di passaggi di proprietà, oggi Bonifiche Ferraresi con i suoi oltre 11 mila ettari è la più grande azienda agricola nazionale e il cuore di un gruppo articolato che fa capo alla holding BF spa che rappresenta il primo e unico polo agroindustriale quotato in borsa, e che vede come principali azionisti Sergio Gianfranco Dompè, l’amministratore delegato Federico Vecchioni con il suo club deal Arum e la Fondazione della Cariplo. Il gruppo BF Spa comprende molte partecipazioni in imprese italiane del settore agricolo e alimentare, tra cui Cai Consorzi Agrari d’Italia, la Società Italiana Sementi, la BF Agro-Industriale, la Società Ghigi 1870, la Progetto Benessere Italia (commercializza e produce integratori alimentari a marchio Matt), BIA (leader del couscous 100% italiano) e IBF Servizi.

– Il nuovo capitolo di BF cominciò quando, nel 2014, Federico Vecchioni costruì una cordata di investitori italiani (finanziari e industriali) e la presenza dei consorzi agrari promossa da Coldiretti, che rilevò, sconfiggendo con coraggio e determinazione importanti investitori stranieri interessati alla terra italiana, il controllo da Banca d’Italia di Bonifiche Ferraresi.

– II progetto visionario aveva come obiettivo quello di costruire, da zero, il primo hub agroindustriale del Paese a trazione agricola, completamente integrato con un controllo dell’intera filiera dal genoma allo scaffale, fino alla tavola dei consumatori, capace di dare stabilità produttiva al Paese, diffondere un’agricoltura sostenibile e tecnologicamente avanzata da nord a sud, isole comprese le in questo caso è proprio da dire), creare occupazione di qualità attraverso importanti investimenti nella formazione a tutti i livelli e che nel 2022 farà registrare un consolidato superiore al miliardo, ma che ha prospettive di crescita ancora superiori – «tutto questo 7 anni fa non era assolutamente scontato, oggi è realtà» ricorda Vecchioni.
– «A livello internazionale» spiega Vecchioni «negli ultimi decenni si è sviluppato un interesse strategico da parte di molti Paesi per la terra e questo fenomeno ha avuto un’evoluzione inaspettata in particolare in Africa, dove alcuni Stati sovrani hanno fatto incetta di terreni agricoli. Queste politiche non hanno fatto altro che confermare quanto siano importanti le produzioni alimentari e il bene fondiario. Del resto, la terra oggi disponibile nel pianeta è di un miliardo e mezzo di ettari, di cui circa 300 milioni di ettari sono irrigui ed è tutto quello che abbiamo per sfamarci».

– “La novità degli ultimi anni è stato il crescente interesse degli investitori verso il capitale fondiario grazie alle masse di liquidità a disposizione”. La guerra in Ucraina non ha fatto altro che confermare la correttezza delle scelte strategiche compiute dal gruppo BE «fondato su una solida base fondiaria nazionale e un controllo della catena del valore a partire dalla disponibilità di terra dove produciamo per le nostre filiere. fino alla produzione alimentare e alla distribuzione con i nostri partner. Sotto lo slogan “dal genoma allo scaffale”, insomma, siamo perfettamente in linea con una politica di approvvigionamento alimentare che valorizzi al massimo la produzione nazionale.

– «In una fase di estrema volatilità dei prezzi delle materie prime e di assoluta incertezza nessun progetto alimentare può essere al sicuro se non avviene con un controllo della filiera fin dall’approvvigionamento del prodotto agricolo che lo alimenta. BF è presente sugli scaffali sia attraverso i prodotti sviluppate per le principali Private Label nazionali e internazionali e con un proprio brand Le Stagioni d’Italia sbarcato da pochi anni sugli scaffali dei supermercati. Il marchio Le Stagioni d’Italia sta ottenendo buoni risultati: «Siamo molto soddisfatti, la nostra specificità, la qualità e la tracciabilità dei nostri prodotti sono stati apprezzati dai consumatori: abbiamo fatto registrare un’ottima crescita con margini molto significativi in appena tre anni e mezzo.

– «Abbiamo creato un giacimento agricolo ad alta tecnologia che è in grado di trasferire know how in Italia e all’estero, per la prima volta con un unico soggetto che ha dei requisiti industriali e tecnologici senza eguali in Europa, neppure nelle multinazionali. BF oggi rappresenta un polo nazionale ad alta tecnologia applicata e continueremo ad investire in innovazione applicata al comparto agricolo ed alimentare. Perché Terra ed Innovazione sono un binomio imprescindibile per il futuro di tutti in Italia e nel mondo».



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